![]() ![]() ![]() A sera portavano anche me nello scantinato, un posto freddo nei sotterranei del palazzo dove c’erano tavolo, sedie e una cucina con forno e fornelli. Disse che mi avrebbe presto procurato una branda, in realtà non me la diede mai e dovetti arrangiarmi a dormire su un materasso, che al mattino con l’aiuto di qualcuno tiravo su e appoggiavo al muro.La felicità della locanda era il mangiare. Una settimana precisa del mio stipendio di galoppino. Il tram di sera aveva le luci che sembravano candele di chiesa, gialle e sonnolenti.Prima di sistemarmi in viale Brianza dovetti passare dal signor Cattaneo, il padrone dello stabile, a lasciare i piccioli di caparra. Lasciai un pacco di sale dietro ogni porta. Disse: «Andarsene di qui è sempre bello». Salutai lo zoppo che stava sulle scale a fumare. Giorgio disse soltanto: «Io non ti conosco, ma sappi che se vuoi stare qui ci vuole rispetto e testa sulle spalle». Anche la Mena era arrabbiata e per farmi dispetto mi teneva lontano i picciriddi. L’unico momento che avevo per riprendermi le mie cose era dopo il lavoro. more Pages 212īook Excerpt and Translation Sample: pages 65-68L’ultimo arrivato © 2014 SellerioEnglish Translation © Wendell Ricketts Book Excerpt and Translation Sample: pages 65-68L’ultimo arrivato ©.
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